Per il 70% degli intervistati l’intelligenza artificiale e il machine learning sono i trend tecnologici che avranno una maggiore rilevanza nei prossimi anni. L’Internet of Things viene subito dietro, indicato dal 45%, con un risultato vicino all’uso degli analytics, che ottiene il 41% delle preferenze. Ben più indietro finiscono altri trend tecnologici attuali, come il cloud, le mobile app e la robotica, rispettivamente al 30%, al 28% e al 26%. Ciò evidenzia un’evoluzione nella visione a livello generale e la progressiva integrazione di trend che fino a poco tempo fa apparivano rivoluzionari e ora sono considerati normali strumenti di lavoro.
Le aziende stanno assumendo analisti e specialisti di Digital Marketing e Comunicazione. Gli specialisti verticali come User Experience Designer e sviluppatori di app rimangono importanti, ma non sembra necessario averne una squadra interna. Alcune aziende stanno inserendo Digital HR (10%): un dato significativo perché parliamo di una novità quasi assoluta nel panorama italiano. Ancora meno sono quelle che stanno assumendo Change Manager (7%), il ruolo verso cui si evolverà l’HR diventando digital, adottando un nuovo approccio grazie al quale l’utilizzo delle tecnologie permette di migliorare l’esperienza lavorativa delle persone.
Il cambiamento culturale e l’acquisizione di competenze digitali sono due elementi chiave della Digital Transformation, ma anche le metodologie formative scelte per fare questo upgrade sono importanti. Finita l’era delle lezioni frontali, il 58% degli HR punta sull’Open Innovation, mentre a livello generale la prima scelta è un mix di contenuti ispirazionali, experience diretta e workshop applicativi (39%).
La cultura digitale impone di saper lavorare bene in team per poter essere anche un leader credibile per gli altri, con un approccio agile e centrato sulla persona, come pure consapevole della complessità contemporanea e capace di gestirla. Team working, leadership e agile management sono le soft skill ritenute necessarie in ogni organizzazione, ma una grande importanza è attribuita anche a critical thinking, human centered approach ed emotional intelligence. Il 56% degli HR individua nel complex problem solving una skill indispensabile.
Secondo il 64% degli intervistati, tra le attività prettamente HR, l’impatto maggiore del digital sarà sul recruiting, seguito da training e development con il 63% delle preferenze. Vengono poi il performance management, scelto dal 42% dei partecipanti, l’internal communication, scelta dal 41% dei partecipanti, l’engagement management, al 32%, e l’organization design, al 31%. Onboarding, career management, retention, welfare, legal, diversity e industrial relation sono invece considerate attività su cui la digital transformation impatterà meno.
Attualmente il primo sponsor della Digital Transformation è il CEO, ma il futuro del ruolo HR è quello di essere sempre di più la guida del cambiamento. Ben il 61% degli intervistati – con quasi 400 risposte sulle oltre 600 totali – è infatti convinto che l’HR sia destinato a diventare il change leader del futuro.
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